Un anziano morto a Cunardo. Arriva l’esposto in Procura

In tribunale - Il figlio del pensionato spirato a Le Terrazze: «Voglio sapere com’è deceduto mio padre»

– Muore dopo essere stato spostato due volte dall’ospedale Galeazzi di Milano alla clinica Le Terrazze di Cunardo: il figlio presenta un esposto in procura. «Voglio sapere cosa è successo e capire se mio padre avrebbe potuto essere salvato». L’autorità giudiziaria ha aperto un fascicolo per omicidio colposo che per il momento resta contro ignoti. L’indagine coordinata dal pubblico ministero di Varese e condotta dai carabinieri della compagnia di Luino mira a stabilire fatti e responsabilità.

L’apertura del fascicolo, a fronte di una denuncia, è un atto dovuto. Secondo quanto ricostruito dal figlio dell’anziano deceduto l’altro ieri nella clinica Le Terrazze l’uomo, 77 anni, era stata sottoposto alcuni mesi fa a un delicato intervento chirurgico all’ospedale Galeazzi di Milano. Quindi, una volta dimesso, era arrivato nella clinica di Cunardo per sottoporsi a percorso di riabilitazione. Il settantasettenne però contrae un’infezione; ad infettarsi è la ferita conseguente all’intervento chirurgico eseguito nel nosocomio milanese. L’anziano torna dunque al Galeazzi dove viene curato e poi, di nuovo, torna a Cunardo per completare il programma di riabilitazione. E a Cunardo, poco dopo, muore in conseguenza di un arresto cardiaco. E il figlio sporge denuncia.
La procura, per accertare la verità, procederà per gradi. L’apertura dell’inchiesta, oltre che per atto dovuto, è necessaria affinchè si possa procedere con l’autopsia. Il pm ha già affidato l’incarico per l’esecuzione della necroscopia: l’esame stabilirà le cause della morte del settantasettenne. In attesa del referto la procura ha già disposto il sequestro di tutta la documentazione medica dell’uomo sia al Galeazzi che a Le Terrazze. Al termine degli accertamenti sarà stabilito in primo luogo se il decesso è imputabile a colpa medica o a cause naturali. Nel caso l’autopsia evidenziasse eventuali responsabilità le indagini dovranno stabilire da parte di chi, visto che l’anziano è stato in cura in due diverse strutture. L’autopsia sarà effettuata il 3 giugno: a quel punto l’inchiesta potrebbe assumere contorni meglio definiti.