VARESE- Cessa il potere temporale dei papi: alle 10 del mattino del 20 settembre 1870 i bersaglieri del 34esimo battaglione e i fanti del 39esimo entrano a Roma, attraverso una breccia aperta dall’artiglieria nelle mura, all’altezza di Porta Pia. Nello scontro cadono 49 soldati italiani e 19 pontifici. Pio IX si rifugia in Vaticano. Il 2 ottobre un plebiscito sanziona l’annessione di Roma al Regno d’Italia.
A Varese il 152esimo anniversario della Breccia di Porta Pia, che cade oggi, è stato ricordato in anticipo, domenica, con un appuntamento organizzato dalla sezione locale dell’Associazione Mazziniana, che ha come presidente il professor Leonardo Tomassoni. Nella sala Montanari del Comune, dopo i saluti istituzionali di Enzo Laforgia, assessore alla Cultura della giunta Galimberti, il professor Robertino Ghiringhelli ha tenuto una sorta di lezione storica sui fatti del 1870 e sulle loro conseguenze nella storia d’Italia, del papato e nei rapporti tra lo Stato (allora Regno), e la Chiesa cattolica. Sul palco i rappresentanti del “Carosello Strorico Tre Leoni” in divisa storica.
Al termine dei lavori si tenuta la deposizione di una corona d’alloro al monumento al Bersagliere, presente anche l’associazione provinciale d’arma. Cerimonia accompagnata dalle note del “Silenzio Fuori Ordinanza” eseguito da un trombettiere dei Bersaglieri di Vergiate.