Dopo Milano, ci sarà anche un La manifestazione nata per rivendicare i diritti e la dignità delle coppie gay potrebbe arrivare anche a Varese. L’ipotesi è stata lanciata qualche giorno fa. L’idea sarebbe di organizzarla a .
È il momento di aprire anche a Varese le porte ai diritti civili. Che oggi significa innanzitutto riconoscere l’esistenza di coppie legate da un vincolo affettivo e da un progetto di vita che non sono formate esclusivamente da uomo e donna. Le coppie gay sono una realtà che in Italia si fa ancora fatica ad accettare. Ma il vento è cambiato anche da noi, la sensibilità, soprattutto delle nuove generazioni, ma non solo, è sempre più alta verso il riconoscimenti dei diritti civili.
A Varese le battaglie a favore delle coppie gay hanno trovato un punto di riferimento importante nel comitato, fondato dalle associazioni che hanno promosso la manifestazione di fine maggio in piazza San Giuseppe a favore dei diritti gay, che si sta radicando bene e in maniera propositiva nel tessuto sociale varesino. Portavoce del comitato è il giovane , promotore di, l’associazione che opera nell’ateneo di Varese e Como, che è stato tra i più attivi per lanciare la nascita del Comitato.
«Il Pride a Varese potrebbe essere organizzato presumibilmente per giugno 2016 – spiega Boschini – e lo faremmo per dare un segnale forte contro qualsiasi discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e identità di genere. E soprattutto per i pari diritti anche nella nostra città». Boschini ha lanciato la proposta sulla sua bacheca Facebook, fancedo un “minisondaggio” per vedere le risposte delle persone. E il primo riscontro è fortemente positivo.