Va in pensione Imma Cardamone, la bidella del Cairoli super tifosa della Roma. Negli ultimi 25 anni Imma è rimasta “a guardia” del secondo piano dell’ala vecchia del liceo classico.
Ma soprattutto Imma è stata una vera e propria “mamma” per i ragazzi: durante “l’okkupazione” non li ha persi di vista un solo secondo, tanto che alla fine gli studenti le hanno detto: «Se non ci fosse stata lei, sicuramente ne avremmo combinate delle belle». «Sono stata bene in questa scuola – racconta Imma – I ricordi più belli sono tutti legati ai ragazzi. Certo, anche con i colleghi, il preside, i professori e il personale della segreteria siamo andati d’accordo, ma i ragazzi sono stati davvero la mia famiglia».
«In questi 25 anni ho avuto momenti un po’ così e stare con i ragazzi ogni volta mi ha riempito di gioia immensa. Mi hanno dato energia e speranza». Il rapporto con i ragazzi è stato anche un po’ giocoso: «Io non ho mai nascosto la mia passione per la Roma e per Totti e i ragazzi mi hanno portato poster e gadget che ho disposto nel mio “reparto”. Mi hanno regalato anche una sciarpa: l’ho sempre indossata a scuola il giorno dopo la vittoria della Roma, strappando a tutti un sorriso».
Negli anni, in parecchi sono tornati al liceo dopo il diploma per salutarla e per aggiornarla sulla propria vita. Imma infatti, spesso e volentieri, è stata una “consolatrice”: quando i ragazzi avevano qualche problema, sapevano che con lei potevano sfogarsi e ricevere qualche buon consiglio.
E adesso? «Dal primo settembre farò la nonna a tempo pieno delle mie due nipotine: Lucrezia di un anno e mezzo e Ginevra di tre anni e mezzo – conclude Imma – Non vedo l’ora, perché quelle bimbe sono i miei gioielli. Ma mi mancherà moltissimo il Cairoli. So già che ogni tanto verrò a salutare tutti, prima di tutto la mia collega “pacioccona” e la professoressa. E naturalmente i ragazzi».
Ieri , ex studente del Cairoli che ora frequenta la facoltà di lettere antiche in Statale, era passato a scuola proprio per dare un abbraccio a Imma: «È una persona speciale, che rimane nel cuore».
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