L’impegno nell’ambito di una delle cronicità più diffuse e debilitanti. Necessari nuovi modelli e nuovi protocolli per garantire un accesso diretto alle cure dei fisioterapisti
Come ogni anno, l’8 settembre ricorre la Giornata mondiale della Fisioterapia, e per il 2022 la World Confederation for Physical Therapy (WP – World Physiotherapy) ha scelto di dedicare l’evento internazionale alle problematiche legate all’osteoartrite (OA).
La sedicesima edizione del World PT Day pone quindi il focus su una delle malattie più diffuse nella popolazione mondiale: si stima infatti che globalmente siano circa 520 milioni le persone affette, e questo porta l’OA ad essere la 11° causa di disabilità a livello mondiale.
In questa occasione la Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti parteciperà, con il contributo del Presidente Piero Ferrante e della Vicepresidente Melania Salina, all’evento organizzato dall’Associazione Italiana di Fisioterapia-AIFI.
La professione del Fisioterapista ricopre un ruolo fondamentale sia nella prevenzione che nella gestione dell’Osteoartrite e in generale nelle cure a lungo termine. Attraverso l’esercizio terapeutico, di cui il Fisioterapista è il responsabile, la persona affetta da problematiche legate al dolore, alla sfera cognitiva e del movimento, e cardio-respiratorie, può acquisire strumenti e strategie utili alla gestione nel tempo della malattia e del dolore collegato, così come volte al miglioramento della capacità funzionale e della qualità della vita.
I Fisioterapisti, da sempre al fianco delle persone che hanno esperienza di malattie invalidanti, intendono interpretare un ruolo sempre più esplicito nell’affermazione di modelli di cura e presa in carico innovativi che assicurino risposte di qualità ai bisogni di salute delle persone affette da malattie croniche. In questa direzione fortemente innovativa rispetto al recente passato, l’accesso alle cure del Fisioterapista dovrà essere ulteriormente facilitato per tutti i cittadini e pazienti, affinché sia possibile seguire l’evoluzione nel tempo dei bisogni delle persone malate, proponendo di volta in volta le strategie più adatte.
I modelli attuali, inadeguati a soddisfare da un lato un bisogno crescente e dall’altro a garantire cure tempestive e di qualità, vanno oggi ribaltati: servono nuovi protocolli condivisi per consentire l’accesso diretto alle cure del Fisioterapista, esattamente come indica l’Organizzazione mondiale della sanità.
Questo sarà l’impegno della Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti, al fianco dei cittadini, delle loro rappresentanze e delle società scientifiche della professione.