Varese, dodici ore in acqua Sfida al record mondiale

VARESE (m.tav.) Riccardo Palumbo, il ragazzo acquatico che l’anno prossimo tenterà il record di permanenza in acqua nel lago di Monate (l’attuale primato è di 48 ore), inizia l’allenamento. E la prima fase si è svolta ieri dalle 8 alle 20, con una permanenza in una speciale piscina con acqua dolce allestita nel centro sportivo Laguna Blu. Il primo test del nuotatore è consistito in 12 ore di galleggiamento in questa vasca, in preparazione al suo tentativo di biorecord mondiale previsto il primo luglio 2011.

La piscina ha riprodotto le condizioni di temperatura ambientali del futuro biorecord. Durante la prova, è stato possibile possibile accedere alla struttura e osservare l’atleta eseguire il test. Del resto, la risonanza di questo suo record sarà molto importante. Perché per Palumbo non si tratta di una sfida fine a se stessa. «Voglio dimostrare che un uomo può resistere in acqua e adattarsi molto più semplicemente di quanto si creda. Un messaggio di rispetto per la natura. Perché l’uomo e la natura sono legati».

Palumbo, classe ’82, è stato delfinista e ora insegna acquaticità in centri sportivi in Italia e in Svizzera, ed è cultore di una speciale filosofia “acquatica” oltre che creatore di un innovativo approccio al massaggio neonatale in acqua, e fondatore dell’associazione «Pensiero Acquatico» che promuove il fitness naturale.

Alla soglia dei 29 anni, Palumbo prepara un primato unico al mondo: il biorecord in acqua dolce. Il tentativo di biorecord consisterà nel permanere in acqua vivendo nel modo più simile a un mammifero acquatico, per più tempo possibile, senza mai uscire, toccare bordi, boe o fondale. Nell’impresa Palumbo sarà assistito da una speciale equipe di biologi e medici dell’istituto di Bioimmagini e Fisiologia Muscolare del Cnr di Milano, coordinata dal professore Claudio Marconi. Punti focali della prestazione sono stati la capacità dell’atleta di resistere all’ipotermia (trovando un costante equilibrio tra riposo e prestazione energetica) e l’intensità della sua concentrazione, che deve garantire la durata del record. Palumbo a tal proposito può decidere di immergersi o di galleggiare liberamente in superficie: non è richiesta alcuna prestazione natatoria o di apnea.

e.marletta

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