CASTELVECCANA In cinque hanno tentato di assaltare il chiosco principale della frazione di Caldé, a Castelveccana. Ma non avevano fatto i conti con il proprietario, con i carabinieri, e con una buona dose di jella e incompetenza.
Così tre uomini (di 40, 32 e 24 anni) e due donne (entrambe poco più che maggiorenni), tutti di Varese, sono finiti con le manette ai polsi: hanno piccoli precedenti alle spalle.
Tanto imbranati quanto sfortunati, nella notte fra domenica e lunedì
avevano cercato di forzare con una leva la porta della rivendita che si trova nella piazza principale di Caldé. Il sistema di allarme li aveva però costretti a scappare a gambe levate.
Il loro maldestro tentativo era stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza del chiosco. Le immagini sono state un aiuto prezioso per la caccia all’uomo subito approntata dai carabinieri: ben dieci pattuglie avevano subito passato al setaccio non solo Caldé e Castelveccana, ma anche Laveno Mombello e Portovaltravaglia.
Durante la fuga, il quintetto di balordi era stato tradito dalla loro auto (una Fiat Punto), rimasta senza benzina. Abbandonata la vettura sotto un porticciolo isolato di Castelveccana, avevano preso il treno e avevano raggiunto Luino, dove volevano rifornirsi di carburante. E proprio a Luino, in piazza XXV Aprile, il gruppetto era stato intercettato e bloccato da una gazzella dei carabinieri. Le foto tratte dalle videocamera hanno permesso un riconoscimento certo.
Così la notte brava è finita in galera: gli uomini sono stati portati al carcere dei Miogni, a Varese; le donne, invece, al carcere femminile di Monza. Sono tutti accusati di tentato furto aggravati dal danneggiamento. Il pm che si occupa dell’inchiesta è Raffaella Zappatini.
e.romano
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