Tunisi, 30 gen. (TMNews) – Il leader storico dell’opposizione islamica tunisina, Rached Ghannouchi, è stato accolto oggi da migliaia di sostenitori al suo rientro a Tunisi dopo oltre 20 anni di esilio. Al suo arrivo, la folla ha urlato “Allah Akbar” (Dio è grande), con le braccia rivolte al cielo.
Prima di lasciare Londra alla volta di Tunisi, Ghannouchi ha dichiarato: “Sono sempre il leader del mio partito. Se ci saranno elezioni libere ed eque, le legislative, non le presidenziali, Ennahda ci sarà”. Sul futuro della Tunisia dopo la fuga del Presidente Zine El Abidine Ben Ali, il 14 gennaio scorso scorso, Ghannouchi ha detto: “C’è una certa confusione. Il governo di transizione cambia ministri tutti i giorni, non è stabile e i suoi poteri non sono ancora chiari”.
Da Londra, Ghannouchi ha anche rassicurato che “la sharia (la legge islamica) non ha posto in Tunisia” e “il timore è alimentato solo dall’ignoranza”.
Nel 1981 fondò Ennahda (Rinascita) insieme a intellettuali ispirati dai fratelli musulmani egiziani; oggi Ghannouchi professa di rappresentare un islam moderato. Tollerato all’inizio dell’era Ben Ali, nel 1987, solo due anni dopo il partito venne represso all’indomani delle elezioni in cui aveva ottenuto almeno il 17% dei consensi. Circa 30.000 militanti e simpatizzanti islamici vennero arrestati negli anni ’90, spingendo Ghannouchi a lasciare il Paese per rifugiarsi prima in Algeria, quindi a Londra. Nel 1992, venne condannato in contumacia all’ergastolo per complotto contro il Presidente. (fonte Afp)
Sim
© riproduzione riservata