Bruxelles, 17 nov. (Apcom) – Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha rivendicato con orgoglio, oggi a Bruxelles, l’azione “responsabile” del governo che, grazie anche alla condotta degli italiani risparmiatori, alle banche che non si sono esposte troppo e alla permanenza dell’industria manufatturiera, sostituita altrove dai servizi finanziari, ha permesso all’Italia di situarsi oggi, in piena crisi dell’euro, fra i paesi che non temono i mercati e gli attacchi della speculazione.
L’Italia, insomma, è “un Paese che non causa problemi (diversamente da Grecia, Irlanda o Portogallo, che hanno bisogno di essere ‘salvati’ dai partner europei, ndr) ma contribuisce semmai alle soluzioni”, ha affermato Tremonti durante la sua conferenza stampa alla fine del Consiglio Ecofin.
Il ministro ha insistito sul fatto che la politica di “serietà e responsabilità sul bilancio pubblico deve continuare” sottintendendo che non dovrà essere legata alle sorti dell’attuale maggioranza. “Un conto è il Paese, un altro conto è il Governo”, ha detto, sottolineando che, secondo tutti gli indicatori di solidità del sistema, finanziariamente “il Paese è a posto”, avendo il suo unico fattore di criticità “nel suo debito pubblico”.
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