Londra, 31 gen. (TMNews) – Il prezzo del petrolio ha superato oggi a Londra la soglia dei 100 dollari a barile, una situazione che non si verificava da due anni, sotto la spinta delle forti preoccupazioni legate alla situazione in Egitto e ad eventuali contagi in altri Paesi del Medio Oriente. Verso le 17 di oggi il barile di Brent del mare del Nord sicon scadenza a marzo ha toccato quota 100,81 dollari sull’indice Indice Ice (InterContinental Exchange) di Londra, un livello senza precedenti dal primo ottobre 2008.
L’Egitto è un produttore di petrolio modesto ma il Paese ospita due importantissime vie di comunicazione per la distribuzione dell’oro nero, il canale di Suez e l’oleodotto Sumed, cosa che spiega il nervosismo dei mercati. Circa 1,2 milioni di barili di greggio e 400.000 barili di prodotti raffinati transitano giornalmente dal mar Rosso al Mediterraneo attraverso il canale di Suez. Sumed nel 2009 ha trasportato in media 1,1 milioni di barili al giorno. Complessivamente il canale e l’oleodotto, principali vie per la distribuzione del petrolio dal Golfo verso l’Europa, trasportano il 4,5% della produzione mondiale di greggio.
“C’è un rischio di penuria reale” in caso di chiusura di questi passaggi strategici, ha affermato Abdallah Salem El Badri, segretario generale dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec). (con fonte Afp)
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