Palermo, 12 set. (Apcom) – Più di 4mila precari della scuola, provenienti da varie regioni del Mezzogiorno, questa mattina hanno manifestato a Messina e Villa San Giovanni contro il ddl Gelmini. Ad organizzare la manifestazione, denominata “Invadiamo lo Stretto: un ponte per la scuola”, è stato il comitato Insegnanti precari della Sicilia, cha ha goduto del supporto di sigle sindacali come Flc-Cgil, Cobas, Pd, Idv e Sinistra Ecologia e Libertà. Sul versante siciliano gli insegnanti sono giunti al porto della città dello Stretto, e dopo aver eluso il cordone di polizia che impediva l’accesso agli imbarcaderi, hanno preso di mira l’accesso al traghetto “Riace” per la Calabria. Attimi di tensione culminati con il blocco totale dei collegamenti da e per Messina.
Durante il blocco la polizia ha cercato di “liberare” dall’assedio dei precari l’ormeggio della nave, ma senza riuscirvi. Soltanto poco dopo mezzogiorno il traffico marittimo e ferroviario tra la Sicilia e la penisola è stato, lentamente, ripristinato. Il luogo della manifestazione, lo Stretto di Messina, non è casuale. I manifestanti, infatti, chiedono che i fondi destinati al collegamento tra Sicilia e Calabria, vengano reindirizzati alla salvaguardia e alla tutela della scuola italiana. Durante la protesta, gli insegnanti hanno intonato cori contro il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, autrice del ddl che vede la cancellazione di 130mila posti di lavoro, chiedendone a gran voce le dimissioni.
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