Ankara, 12 set. (Apcom-Nuova Europa) – Urne aperte dalle 7 di stamattina (ora italiana) in Turchia, dove si svolge un referendum sulla riforma della Costituzione, in un clima politico incandescente. Oltre 49 milioni di turchi sono chiamati a pronunciarsi su questa riforma, fortemente voluta dal governo di Recep Tayyp Erdogan, leader del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo di ispirazione islamica.
Le urne chiuderanno alle 16. Il voto è obbligatorio, ed è prevista un’ammenda di 12 ore per chi non si reca al seggio. La consultazione di oggi rappresenta un vero e proprio voto di fiducia al governo Erdogan, che in vista delle elezioni politiche del prossimo anno sulla riforma punta tutto, rischiando di dover affrontare un voto anticipato nel caso di vittoria del ‘no’.
Il referendum va parzialmente a modificare la Costituzione del 1982, figlia del golpe militare del 1980 e di cui, con una drammatica coincidenza, il 12 settembre cade il trentesimo anniversario. La maggioranza islamico-moderata presenta il voto come un’occasione unica per uniformarsi alle normative europee.
Posizione condivisa da Bruxelles, che ha ribadito il suo sostegno alla riforma. Per l’opposizione invece è una scorciatoia per liberarsi della magistratura e dei militari (da sempre scettici nei confronti dell’esecutivo al potere), limitandone le sfere di influenza.
Red/Est
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