Basilea, 13 set. (Ap) – Banche internazionali più solide contro le crisi con le nuove regole di capitalizzazione – denominate Basilea 3 – che potrebbero anche determinare una minore quantità di credito a disposizione delle famiglie e delle imprese, in un ordinamento che, comunque, andrà a pieno regime solo 2019. E’ sostanzialmente favorevole il giudizio dei banchieri e degli analisti poche ore dopo il varo delle regole che obbligheranno gradualmente gli istituti di credito a detenere maggiori ‘cuscinetti’ di capitale per assorbire le perdite potenziali e, di riflesso, determineranno condizioni più severe su tutti i finanziamenti, da quelli delle carte di credito ai mutui.
Secondo il presidente della Banca Centrale europea, Jean-Claude Trichet e del G10 dei banchieri centrali, l’accordo raggiunto proprio ieri nella città elvetica sgombera il campo “dall’incertezza in diversi settori”. Questo mentre secondo il G10 delle banche centrali non incombono rischi di deflazione sull’economia globale che, ha aggiunto Trichet, sta ora uscendo da una delle peggiori crisi economiche da decenni. Trichet ha sottolineato di avere “piena fiducia” che le misure saranno pienamente adottate anche dalle autorità statunitensi, malgrado queste ultime non avessero pienamente sottoscritto le precedenti regole di Basilea.
Secondo le nuove regole il patrimonio di base delle banche (Tier1) dovrebbe salire dal 4 al 4,5% delle attività entro il 2013 per toccare il 6% nel 2019. Inoltre ogni banca dovrà conservare un ulteriore “cuscinetto” del 2,5%. In totale dunque alla fine del decennio ogni banca dovrà detenere riserve ‘a prova di bomba’ pari all’8,5% delle attività.
BOL
© riproduzione riservata