Fiat/ Pomigliano, Fiom: Referendum è scontato, tute blu ricattate


Napoli, 18 giu. (Apcom)
– L’esito del referendum che si svolgerà il prossimo martedì nello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco è “scontato” anche perchè i lavoratori hanno avuto “una pistola puntata alla testa”. Qualunque sia, comunque, il risultato la Fiom ribadisce “l’illegittimità” dell’accordo: dunque, quanto scelto dalle tute blu sarà puramente indicativo. Questa, in sintesi, l’analisi compiuta dal segretario generale della Fiom di Napoli Massimo Brancato parlando con Apcom.

“L’azienda sta assumendo veri e propri elementi di ricatto e sta passando il concetto ‘se non vieni a votare vuol dire che non vuoi lavorare’. Questo referendum, invece, è una farsa, è come se si chiedesse a un uomo se preferisce vivere o morire. Qui – ha aggiunto Brancato – non viene chiesta la condivisione, ma di abbassare la testa. Questo referendum non è libero”. Brancato sottolinea, comunque, come la ‘chiamata alle urne’ del 22 sia “illegittima”. Pertanto “il suo esito non è per la Fiom in alcun modo vincolante” dal momento che “non firmerà il testo sottoscritto separatamente che contrappone lavoro e diritti”.

Il segretario dei metalmeccanici della Cgil ha usato, però, parole di rassicurazione nei confronti degli operai del ‘Giambattista Vico’. “Andate a votare per evitare ritorsioni individuali, non sentite sulle vostre spalle il peso di un fallimento. Noi, però, come sindacato non possiamo avallare quello che contraddice ogni regola che vige in uno Stato di diritto”.

Brancato, inoltre, ha sottolineato come “qualcosa stia già cambiando” e “non solo perchè, ad esempio, allo stabilimento Fiat di Melfi la Fiom ha ottenuto sette delegati Rsu in più, ma anche guardando quello che oggi è accaduto a Mirafiori. Sono in molti quelli non sottoposti a ricatto – ha spiegato – che stanno scioperando”. Il segretario della Fiom di Napoli ha poi denunciato che, nelle ultime ore, si stanno verificando “strani comportamenti in alcune realtà industriali della provincia. È come se fosse già passato, nella realtà delle aziende, che il metodo per poter continuare a lavorare debba essere quello che verrà adottato a Pomigliano. È come – ha concluso – se ci fosse stata un’accelerazione dei processi generali che regolano i rapporti industriali”.

Psc/Lux

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