Bruxelles, 21 dic. (Apcom) – L’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, con una sentenza emessa oggi a Strasburgo, per i ritardi nel pagamento degli indennizzi dovuti in 475 cause riguardanti la durata eccessiva dei processi civili, dopo che le persone danneggiate avevano presentato dei ricorsi in base alla legge 89 del 2001 (‘Legge Pinto’) sulla durata ragionevole dei processi e l’equa riparazione.
I ritardi nei pagamenti degli indennizzi, constata la Corte di Strasburgo, sono stati di almeno 19 mesi nel 65% dei casi, e vanno dai nove ai 49 mesi, per somme che vanno dai 200 ai 13.749,99 euro.
La Corte rileva che esiste in Italia “un problema a grande scala legato all’esecuzione delle decisioni” prese in base alla Legge Pinto. “Al 7 dicembre 2010, erano pendenti davanti alla Corte più di 3.900 richieste riguardanti, fra l’altro, i ritardi di pagamento degli indennizzi ai sensi della Legge Pinto”, si sottolinea nella sentenza.
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