Bossi frena ‘secessione violenta’: Padania libera ma senza fucili


Pontida, 20 giu. (Apcom)
– “Ministro del federalismo resto io. Lo porteremo avcanti ancora con Calderoli. Brancher deve pensare a realizzare il decentramento: non ci saranno problemi”. Umberto Bossi conclude i festeggiamenti leghisti per il ventesimo appuntamento del popolo del Carroccio a Pontida in un prato fangoso ma ‘caldo’ che spesso si rivolge ai big del Carroccio sul paco invocando la ‘secessione.

“Sappiamo – dice Bossi, raffredando l’ala più agguerita dei suoi seguaci- che ci sono molti milioni di uomini che potrebbero battersi, ma la via pacifica – è la migliore. La lotta non finirà finché la Padania non sarà libera, so benissimo cosa vuole il Nord. Abbiamo pensato di ragionare in modo diverso e abbiamo scelto la strada pacifica, più tranquilla, la migliore rispetto a quella dei fucili. Ma non dimentichiamo che la Lega è nata per la libertà della Padania. Continueremo fino alla Padania libera ma senza i fucili”

Dal palco parla tutto lo stato maggiore della ‘Lega di Governo’. Prima di Bossi, si alternano i ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni, la Vicepresidente del Senato Rosi Mauro, i neo Governatori di Piemonte e Veneto Roberto Cota e Luca Zaia. Ed il Viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli che scalda più di altri i tanti ‘ombrelli verdi’ sul prato di Pontida. “Se non arriverà il federalismo – dice l’ex Guardasigilli- ci potrà essere solo la secessione. Non perché la chiederà la Lega, ma tutto il Nord. Questo bisogna dirlo con chiarezza”. Per questo, sottolinea Castelli, “oggi è proprio la Lega che tiene unito lo Stato, altro che lo disgrega”.

Pol

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