MALPENSA (al.pe.) Ottantaquattro giorni di sperimentazione e una certezza: è stata raggiunta l’equa distribuzione degli aerei in decollo da Malpensa, il 48 per cento è andato ad ovest (tre rotte di uscita) e un altro 48 per cento ad est (due rotte di uscita). La differenza ad arrivare a 100 sarebbero i decolli anomali, verso sud.
Questo è il «dato tecnico, inconfutabile», emerso nel corso della commissione aeroportuale che si è tenuta ieri mattina a Malpensa.
Presenti Enac, Enav, Sea, Arpa Lombardia e Arpa Piemonte, provincia di Varese, Comuni lombardi sottoposti a un certo grado di rumore (Arsago, Casorate, Cardano, Lonate, Ferno, Somma) e Comuni piemontesi. Ma non tutti credono a tale verità.
«Arpa sostiene che ci sia silenzio assoluto per 8 ore al giorno (quando gli aerei decollano dalla pista opposta, ndr), ma intanto veniamo a sapere che una centralina di Casorate non è idonea a compiere tale misurazione», sbotta il vicesindaco Tiziano Marson. «Noi siamo contrari a questa sperimentazione. Abbiamo già avuto riscontro che nulla è cambiato, anzi la situazione è peggiorata. Abbiamo il 10 per cento in più di voli sulle nostre teste. Il nostro territorio è penalizzato da questa sperimentazione. Ci muoveremo in tutte le sedi opportune, di competenza. Casorate deve pagare per tutti? Allora si paghino i casoratesi per andare via».
I primi cittadini degli altri Comuni hanno invece accolto la continuazione della sperimentazione per altri sei mesi in modo da poter redigere un modello in grado di leggere il rumore. «Intanto sappiamo che si sono accorciati i tempi di sorvolo e c’è una minor ricaduta di CO2», annota il sindaco di Somma Guido Colombo. «Ho segnalato ad Enac e Enav le problematicità sollevate dai cittadini di Coarezza e attendiamo risposte. L’equa ripartizione dei decolli dalle due piste è stata dimostrata. Nei due giorni presi in esame, 26 e 27 settembre, Arpa ha registrato valori di rumore prossimi allo zero per chi abita a est, quando gli aerei decollano da ovest e viceversa».
s.bartolini
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