Industria/ Marcegaglia: Italia imbolsita? Ancora ce la giochiamo


Bruxelles, 22 giu. (Apcom)
– La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, non accetta il paragone fra l’industria italiana e gli Azzurri che stanno disputando (in modo deludente, finora) i mondiali di calcio in Sudafrica. “Non penso che sia così”, che l’Italia nella competizione globale sia imbolsita come la sua squadra di calcio in questi giorni, ha risposto Marcegaglia nel pomeriggio alla domanda di un cronista, durante una conferenza stampa nall’Europarlamento a Bruxelles. “Intanto – ha aggiunto la presidente di Confindustria – vediamo che succede giovedì, magari l’Italia ci stupisce” alla prossima partita del mondiale con la Slovacchia.

Il paragone con gli azzurri di questi giorni non regge, ha spiegato Marcegaglia, perché l’Italia, grazie alla politica accorta condotta durante la crisi, non ha lo ‘spread’ rispetto ai buoni del tesoro tedeschi che c’è in Grecia, in Spagna o in Portogallo. “Per tanti anni – ha ricordato -l’Italia è stata un’anomalia in Europa, ma oggi lo è un po’ di meno; ci sono ancora problemi, ma rispetto al passato qualche passo avanti e’ stato fatto”.

Adesso dobbiamo “continuare con i tagli alla spesa pubblica e fare le riforme che ci aiutino a crescere, soprattutto quelle a costo zero, nella burocrazia e con le liberalizzazioni; poi si dovrà fare la scelta di investire nell’innovazione, nella ricerca, nel capitale umano, nel merito”.

Il Paese, ha proseguito la presidente di Confindustria, “sta facendo sforzi per cercare di migliorarsi: siamo ancora la quinta potenza al mondo e, per produzione industriale procapite siamo secondi dopo la Germania. In questi mesi – ha sottolienato – abbiamo ripreso ad esportare, in Cina, in India. Siamo stati un pò bolsi ma ora stiamo cercando di recuperare”. L’internazionalizzazione è ancora limitata, con “8.500 aziende che rappresentano da sole l’80% dell’export, e le altre che fanno fatica “, ma, ha concluso Marcegaglia, “abbiamo più o meno mantenuto la nostra quota di mercato, e insomma, in termini calcistici potremmo dire che ce la giochiamo: la Germania ci distanzia, ma noi distanziamo Francia e Gran Bretagna”.

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