Monaco, 1 mar. (TMNews) – Sarà possibile ricostruire il più piccolo dei Buddha di Bamiyan, le due gigantesche statue fatte esplondere nel 2001 dai talebani in Afghanistan: lo annuncia un ricercatore tedesco, che si dice però meno ottimista sulla ricostruzione del Buddha più grande.
La ricostruzione del Buddha più piccolo, che aveva 1.800 anni, è “possibile in principio”, afferma Erwin Emmerling, professore dell’Università tecnica di Monaco di Baviera, che parla di un “assemblaggio dei frammenti conservati”. Il ricercatore, coinvolto nel progetto di restauro e di analisi delle due statue, è meno ottimista per quanto riguarda la ricostruzione del Buddha più grande, che misurava 53 metri di altezza e risaliva a 1.500 anni fa, a causa della profondità della nicchia in cui si trovava (circa 12 metri), a differenza del piccolo Buddha che era costruito su due metri di profondità.
Domani si terrà una conferenza internazionale organizzata dall’Unesco, in occasione del decimo anniversario della distruzione dei Buddha di Bamiyan per discutere del progetto di restauro. Per ricostruire il piccolo Buddha bisognerà creare una piccola fabbrica nella valle di Bamyian, altrimenti i circa 1.400 frammenti, che pesano due tonnellate ciascuno, dovranno essere spediti in Germania.
Attualmente le rovine dei Buddha riposano in alcuni magazzini provvisori nella valle di Bamiyan, ma non possono restare lì troppo a lungo perchè il materiale, roccia calcarea, è molto poroso. I Buddha di Bamiyan erano stati scolpiti da una setta buddista nelle parti di roccia della valle di Bamiyan, a circa 230 chilometri dalla capitale Kabul e a 2.500 metri d’altezza.
(fonte Afp)
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