Tunisi, 17 gen. (TMNews) – Il premier tunisino Mohammed Ghannouchi ha trasmesso al presidente ad interim Foued Mebazzaa la lista dei Ministri del nuovo esecutivo di unità nazionale, presentato oggi e dal quale sono esclusi però i partiti dichiarati illegali sotto il passato regime.
Il governo è formato da 24 Ministeri (e non da 19, come era stato annunciato inizialmente), mentre è stato abolito il dicastero dell’Informazione, accusato di censurare la libertà di
espressione nel Paese. Dell’esecutivo, che dovrà gestire l’interim fino allo svolgimento di nuove elezioni politiche previsto entro un massimo di sei mesi, come confermato dallo stesso Ghannouchi, fanno parte dei rappresentanti della società civile e tre leader dei partiti di opposizione (due dei quali senza rappresentanza parlamentare).
Si tratta di Nejib Chedid (Partito Democratico Progressista, Pdp), al quale è stato assegnato il dicastero epr lo Sviluppo regionale; Ahmed Ibrahim (Ettajdid, ex comunista) all’Istruzione e Mustafa Ben Jafar (Fronte Democratico per il Lavoro e le Libertà, Fdtl) alla Sanità.
Oltre a Ghannouchi, sono stati riconfermati altri sette Ministri del precedente governo, fra cui i titolari di Esteri e Interni, Kamel Morjane e Ahmed Kriaa; rimarrebbero invece esclusi i rappresentanti del Partito Comunista Tunisino e del movimento islamico di Ennahdha, che erano stati dichiarati illegali dall’ex presidente Zine el Abidine Ben Ali.
Mgi
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