Gandino, la pizza diventa Spinata

Molto di più di una semplice pizza, qualcosa di diverso dalla tradizionale piadina. Potrebbero passare alla storia per la novità della Spinata i «Giorni del Melgotto» che a partire da giovedì 7 ottobre animano Gandino grazie alla regia organizzativa della Pro Loco e del Comune.

Si tratta della terza edizione di un evento che celebra il momento del raccolto del mais spinato di Gandino, una varietà tipica selezionata e rivalutata in questi anni da uno specifico progetto del Cnr attraverso il Centro di Maiscoltura di Stezzano.

La Spinata è un particolare impasto ottenuto con una selezionata miscela di farine, fra le quali (ingrediente irrinunciabile) quella ottenuta proprio dallo spinato gandinese. A lavorare al progetto è stato fra gli altri Giacomo Zucca di Casnigo, il panettiere che ha creato la ricetta della Garibalda, che la Camera di Commercio ha scelto quale pane tipico bergmasco.

«Domenica 10 ottobre – conferma Emanuel Caleca dell’Albergo Caffè Centrale che ha sfornato i primi assaggi di spinata – proporremo questa novità con salumi tipici della valle, ma anche con mozzarella dell’Agro di Casnigo e pomodorini dell’orto. Una prima assoluta che fa il paio con la nuova veste editoriale de L’Eco: sicuramente un buon auspicio per entrambi».

Il mais gandinese affonda le proprie radici in un passato molto remoto, tanto che Gandino vanta il primato di essere il primo luogo in Lombardia dove fu coltivato il mais, grazie probabilmente ai mercanti dei pannilana che portarono in paese quel seme chiamato melgotto.

«Si tratta di un lavoro scientifico – conferma l’assessore Filippo Servalli – cui abbiamo affiancato una serie di iniziative di carattere culturale, didattico ed economico. Da ricordare  in questo senso il lavoro del distretto del commercio de “Le Cinque Terre della Valgandino” e la creazione del De.Co., un marchio di qualità comunale che certifica la provenienza di un prodotto da uno specifico territorio, secondo un’idea partita nel 1999 dall’enologo Luigi Veronelli».

IL PROGRAMMA
Si parte giovedì 7 ottobre alle 20.45 presso la Biblioteca Civica, con la presentazione del volume “Così parlavano i nostri padri”. Il volume, edito dalla Pro Loco, è stato curato da Pietro Gelmi e illustrato da Antonio Rottigni. Raccoglie oltre mille fra proverbi, modi di dire, filastrocche e indovinelli in dialetto gandinese, con relativa traduzione e spiegazione. La tiratura è limitata a 500 copie numerate, prenotabili presso la Biblioteca (035.746144).

Venerdì 8 ottobre sarà invece la volta dell’incontro tecnico con il perito agrario Paolo Valoti (che è anche presidente del Cai Bergamo) che presenterà il percorso di selezione e le attività necessarie per una corretta coltivazione.

Sabato alle 16.15 lo Spinato invaderà la piazza del municipio e i ragazzi delle scuole provvederanno alla scartocciatura delle pannocchie. L’animazione sarà affidata al “baghèt” di Valter Biella e alla fisarmonica di Giampiero Crotti. In piazza arriveranno anche “Ciina e Marieta”, uno storico sketch dialettale con due comari di paese creato da Bepo Servalli. Per i ragazzi merenda a base di Garibalda e Nutella. In serata un’appendice particolare: una cena tipica a scopo benefico nel suggestivo contesto del Convento delle Orsoline, dove grazie al Photoclub Someanza saranno esposte antiche fotografiche provenienti dagli Archivi Storici di Bergamo.

Domenica mattina sotto i portici del Municipio il Melgotto incontrerà l’aroma dei porcini e di molte altre varietà di funghi. E’ infatti in programma, in collaborazione con il Gruppo Bresadola di Villa d’Ogna e in coincidenza con la Giornata Micologica Nazionale, un’esposizione di funghi con possibilità di sottoporre a determinazione il raccolto da parte degli appassionati. L’Albergo Centrale, oltre alla già citata Spinata che avrà il ruolo di primattrice, proporrà assaggi di polenta e funghi, mentre Daniela e Francesco del Baraonda di Cirano delizieranno i buongustai con torte e biscotti a base di mais. Tutto i dettagli sono reperibili sul sito www.gandino.it.

r.clemente

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