Londra, 9 ott. (Ap) – Sir Michael Caine non sopportava più di vedere soffrire il padre e per questo chiese ai dottori di alleviare le sue sofferenze ed accelerare il trapasso con un’overdose di farmaci. L’attore britannico ha fatto questa rivelazione nel corso di un intervista radiofonica – che sarà diffusa stasera ed è stata anticipata oggi da alcuni media britannici – nel corso della quale ha preso posizione in favore dell’eutanasia, quando la vita “non è più sostenibile”.
Caine ha raccontato che il padre, allora 56 enne, era malato terminale per un tumore al fegato ed era ricoverato nel Thomas Hospital di Londra: “Mi faceva talmente soffrire vederlo in quelle condizioni, che chiesi al dottore se non potesse fare qualcosa. Inizialmente mi rispose di no, poi, quando me ne stavo andando via, mi disse di tornare a mezzanotte. Mio padre morì cinque minuti dopo. Lo aveva fatto”.
Caine, insignito del premio Oscar come miglior attore non protagonista nel 1987 e nel 2000, che oggi ha 77 anni, non mise al corrente la madre delle circostanze della morte del padre, né ne ha mai parlato ad alcuno fino ad oggi. “Mio padre era in uno stato di semi-incoscienza, non avrebbe potuto dirmi di farlo morire; ma i medici mi dissero che comunque non aveva più di tre o quattro giorni di vita”.
Fcs
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