Aosta, 9 ott. (Apcom) – Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sceglie la platea dei consiglieri regionali della Valle d’Aosta per tornare ad criticare i concetti di “piccole patrie” o di appartenenze identitarie come quella padana a discapito dell’unità nazionale. La sua riflessione si inserisce in un intervento incentrato sul federalismo che, per Fini, “non è un nostalgico ritorno a piccole patrie o il fascino per una inesistente identità padana”. Piuttosto “è la forte insoddisfazione verso lo Stato centralista”.
Per il presidente della Camera, “solo un approccio superficiale può porre in contraddizione federalismo e unità nazionale. E’ vero piuttosto che il primo è destinato a rinnovare il modo in cui concepiamo la seconda”. Proprio per questo, è il ragionamento di Fini, “un Paese composito come l’Italia non si può governare solo dal centro. Ma l’autonomia territoriale non può significare fai da te”. “Per carità – osserva – può gratificare qualche sindaco sceriffo ma le politiche locali non possono che inserirsi in un ambito nazionale”.
Mlo
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