“Daniela era un vero angelo Non meritava di morire così”

LUVINATE C’è tanta commozione a Luvinate e a Varese per la prematura scomparsa di Daniela Viganò, la trentenne morta a causa di un tragico incidente accaduto nella notte tra venerdì e sabato sulla tangenziale Ovest di Milano, di rientro da una serata trascorsa con alcuni amici nel capoluogo lombardo.
Daniela da qualche tempo era tornata a vivere con la sua famiglia a Luvinate, in un appartamento di via Rancio, sul confine con Casciago. La sua vita ormai era quasi tutta a Varese,

dove lavorava dopo essersi laureata in economia e commercio. Una ragazza con la testa sulle spalle, decisa e capace di centrare gli obiettivi importanti della vita. Si era diplomata al liceo scientifico di Gavirate e poi aveva proseguito gli studi all’università dell’Insubria di Varese, dove si è laureata. Da qualche tempo aveva intrapreso il percorso lavorativo nello studio commercialista Parinello, di via Cavour, dove era stimata e apprezzata da colleghi e clienti. In città la ricordano tutti come una persona disponibile e attenta, reagendo con stupore alla triste notizia.
L’incidente è accaduto fra le 3.10 e le 3.15 di sabato notte sulla A50, all’altezza di Cusago. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio della polizia stradale, intervenuta sul luogo dello schianto, ma da una prima ricostruzione pare che Daniela abbia perso il controllo del mezzo, che si è messo di traverso sulla carreggiata proprio mentre stava sopraggiungendo un’altra macchina, che l’ha centrata in pieno. Uno scontro inevitabile e violentissimo. Le condizioni della ragazza sono apparse subito gravissime. Sul luogo dell’incidente sono arrivate un’ambulanza e un’automedica. Dopo essere stata estratta dalle lamiere contorte della sua macchina, i sanitari hanno intubato la giovane e l’hanno trasportata al Fatebenefratelli, dove i medici hanno tentato il tutto per tutto, senza tuttavia riuscire a strapparla al più crudele dei destini. Verso le 5 del mattino, appena mezz’ora dopo l’arrivo in ospedale, Daniela è deceduta.
I genitori di Daniela non riescono a darsi pace per quanto accaduto alla loro unica figlia la notte scorsa e, chiusi in un dolore composto, accolgono le molte testimonianze di vicinanza e cordoglio che arrivano da parenti e amici. Sono molti, infatti, gli amici che ancora non possono credere di aver perso una così cara ragazza. Testimonianze di questo dolore anche sui social network, a partire da Facebook, dove sono stati lasciati parecchi messaggi per salutare Daniela.
«Era una splendida ragazza di 30 anni – racconta il marito Gregorio, ancora scosso per quanto capitato a Daniela – era sempre sorridente, gentile, appassionata del suo lavoro. Stava spesso e volentieri con i suoi amici e le volevano tutti bene. Nella sua vita aveva sofferto tanto per tante ragioni e negli ultimi tempi, da quanto raccontano anche i suoi amici, sembrava aver recuperato un po’ di serenità. Era un angelo e non meritava di finire così, non si può morire a trent’anni, non è possibile».
Questa sera, lunedì 11 ottobre, nella parrocchia di Luvinate, alle 20.30 verrà recitato il rosario, mentre non è ancora stata fissata la data del funerale.

s.bartolini

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