CASTRONNO Ancora delle macchine bruciate a Castronno. Quattro auto sono state date alle fiamme in piena notte, tra venerdì e sabato. È successo nella centralissima via San Nazaro e Celso, a due passi dal palazzo comunale e dalla chiesa. Quel che restava delle auto ieri mattina era ancora lì, assieme alla rabbia dei loro proprietari, che nulla hanno potuto fare contro il rogo che in poche decine di minuti ha mandato in fumo migliaia di euro.
A nulla è valso il tentativo dei vigili del fuoco di Varese di spegnere l’incendio. Allertati quando le fiamme erano già alte, al loro arrivo il fuoco aveva compiuto gran parte del suo lavoro. Erano circa le tre di notte quando i pompieri sono arrivati sul posto, ed hanno lavorato fin verso le cinque per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza le macchine.
Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della stazione di Carnago, coordinati dalla compagnia di Saronno. C’è il massimo riserbo delle forze dell’ordine, già impegnate dalla scorsa settimana a risolvere un caso analogo. Nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 marzo nello stesso posto era andata infatti distrutta un’altra macchina, anche quella divorata dalle fiamme. In quell’occasione il rogo era divampato verso le 2 di notte. È stato solo grazie all’intervento di un residente che le fiamme in quell’occasione hanno distrutto una sola macchina. Accortosi di quanto stava accadendo proprio sotto casa sua, il solerte castronnese aveva allertato i vigili del fuoco e si era precipitato a spostare la macchina, allarmando anche il proprietario di un’altra vettura parcheggiata accanto a quella in fiamme.
Sale così a cinque il numero dei veicoli andati in fumo nel giro di pochi giorni. Veramente difficile pensare che non si tratti di fatti volontari e dolosi. Almeno in quest’ultimo caso è certo che non si è trattato di autocombustione: è stato infatti escluso fin da subito che le fiamme possano essersi propagate da un’auto verso le altre parcheggiate accanto. Le auto distrutte erano infatti posteggiate a distanza una dall’altra. Amarissimo il commento del sindaco del paese, Luciano Grandi: «Siamo tutti sconvolti – ha detto – non sappiamo a cosa pensare e tempo possa trattarsi di un brutto segnale, da addebitare al disagio giovanile più che a qualche ritorsione. Una di quelle bravate fatte per passare il tempo. Una prospettiva che mi addolora e mi amareggia. Le persone colpite sono gente normale, non c’è nulla di strano e le loro auto sono state sicuramente colpite a caso. Uno dei proprietari addirittura si trovava a Castronno per caso: è di Varese e dormiva a casa del nipote».
b.melazzini
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