LONATE POZZOLO La strada sbarrata, quasi a dire che non è utilizzabile; i segni evidenti del disuso che scoraggiano pedoni o ciclisti ad imboccarla; e un mucchio di rifiuti a ricordare che ogni angolo è buono per combinare porcherie. E’ il triste destino della ciclopedonale che collega la frazione lonatese di Tornavento (di fronte al ristorante Bertoni) con l’estremità periferica di via XXIV Maggio (dove c’è il ristorante da Lucia), lungo l’asse tracciato dalla superstrada 336.
Il percorso prende il nome di Castano Primo perché lì conduce. Eppure, come precisa l’assessore ai lavori pubblici Gennaro Portogallo, in risposta ad un’interrogazione dei Democratici uniti, «la strada non è chiusa: dal 2009 è funzionale ed efficiente. Ma non rientra ancora nelle competenze del Comune».
«Qualche giorno fa – prosegue – a spese della Provincia di Varese è stato posizionato un guard rail»: si trova al limite della carreggiata che interseca la via, per impedire l’accesso di veicoli che scaricano illecitamente materiale. Fenomeno quest’ultimo che interessa anche altre zone di Lonate. «A breve – aggiunge – Villa Recalcati ci cederà questa strada e noi per essere sicuri delle sue condizioni abbiamo fatto un sopralluogo e abbiamo trovato che è in ordine»; tranne appunto la parte da dove si imbocca.
Lo sviluppo del progetto per collegare questa ciclopedonale al resto della rete è stata un’altra delle domande dell’opposizione di centrosinistra. «A maggio avremo la risposta se potremo ottenere o meno un finanziamento del 40% per la prosecuzione della stessa verso via Sant’Anna e via Goldoni», dice l’assessore.
e.romano
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