Il ricordo di Daniele Pizzi: “Zia ma anche maestra”

di Daniele Pizzi
La notizia mi è giunta come un fulmine a ciel sereno quando mi trovavo a Palermo, per realizzare alcuni servizi per Striscia la Notizia. E ancora non riesco a credere che mia zia Alma se ne sia andata così: improvvisamente, in punta di piedi, proprio come anni fa aveva fatto il suo ingresso nel mondo del giornalismo. Per me Alma era molto più che una zia: un’amica, una confidente, ma anche la mia maestra,

una collega esperta sempre pronta ad ascoltarmi e consigliarmi. Per lei il giornalismo era molto più che un lavoro: era una passione, una vocazione che era desiderosa di trasmettere a chiunque volesse intraprendere la sua strada. Così era stata lei, un po’ di anni fa, ad introdurmi nelmondo dell’informazione: ricordo ancora come fosse ieri quel giorno del febbraio 2006, quando corresse il mio primo articolo per “La Provincia di Varese”.

Amava il suo lavoro tanto da dedicargli, spesso, anche molte ore della notte: ricordo la sua felicità quando, pochi mesi fa, scrisse il suo primo pezzo dalla mansarda di casa sua. Un locale in più che per tanti anni aveva fortemente desiderato e che proprio da poco tempo aveva costruito insieme al marito Claudio: lì, ammirando il suo amato lago Maggiore, si isolava completamente dal mondo, dedicandosi anima e corpo al suo lavoro. Ho impressi nella mente in modo indelebile ogni singolo istante trascorso nel suo studio, quando – con una passione oggi sempre più rara – mi insegnava il suo modo di fare giornalismo.

“Daniele, ricorda di non rincorrere a tutti i costi la notizia, ma di fare questo lavoro con onestà e serietà, puntando a scrivere sempre e soltanto la verità”. Questa, sempre la sua puntuale raccomandazione, ogni volta unita a una convizione: “Il nostro è un lavoro importante, che può contribuire davvero a cambiare il mondo”. E poi, quel filo di preoccupazione che lei aveva per me da quando iniziai a lavorare per “Striscia la Notizia” insieme agli inviati Max Laudadio ed Edoardo Stoppa. Proprio nei giorni scorsi aveva appreso dell’aggressione di cui ero stato vittima insieme a Stoppa a Salerno: si era preoccupata per la mia incolumità e ancora una volta mi aveva raccomandato la massima prudenza. Ora sono certo che da Lassù mi guiderà e proteggerà sempre in questo lavoro.

e.marletta

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