Palermo, 13 feb. (TMNews) – La nuova giornata di sbarchi di migranti nordafricani a Lampedusa è iniziata quando era ancora buio. La notte scorsa, infatti, sull’isola sono approdate tre imbarcazioni con alcune centinaia di magrebini dichiaratisi di origine tunisina. Un quarto natante, intercettato a 17 miglia a Sud delle Pelagie, è affondato dopo che i suoi occupanti sono stati trasbordati su una motovedetta della Guardia Costiera, che è entrata nel porto di Lampedusa in mattinata. Gli immigrati, in totale sono circa tremila, sono tutti in buone condizioni di salute.
Intorno alle 11,30 il sindaco dell’isola, Bernardino De Rubeis, che ha definito la situazione “tragica”, ha chiesto ed ottenuto da parte del ministro Maroni la riapertura del cie chiuso da oltre un anno, dove poter ospitare un migliaio di profughi. Le porte del cie si sono aperte poco dopo le 16, e i primi magrebini, superato un primo momento di diffidenza, hanno potuto farvi il loro ingresso.
Intanto a Palermo il prefetto Giuseppe Caruso, nominato commissario straordinario per l’emergenza immigrati, al termine di un tavolo tecnico con i vertici regionali della Protezione Civile, ha annunciato la possibilità che vengano aperte nei prossimi giorni delle tendopoli sul territorio siciliano. Pietro Lo Monaco, capo della Protezione civile siciliana, parlando del piano d’azione che si intende seguire, ha invece spiegato che al momento si attende la firma, prevista domani, dell’ordinanza con cui Maroni stabilirà quelle che saranno le risorse che il ministero ha intenzione di offrire”.
Accolta positivamente anche dall’alto Commissariato Onu per i rifugiati la riapertura del centro accoglienza di Lampedusa. “La riapertura è un fatto positivo” ha detto la portavoce in Italia dell’Unhc, Laura Boldrini che però ha posto l’accento sulla necessità di prevenire anche ogni possibile tensione. Sono situazioni in cui basta poco per creare tensione”. Proprio per scongiurare la nascita di focolai di rivolta, a Lampedusa stanno arrivando, a supporto delle forze dell’ordine già presenti sull’isola, una cinquantina di carabinieri con due voli militari da Mestre e Bologna.
Nel frattempo l’emergenza a Lampedusa prosegue, e oggi pomeriggio un’altra imbarcazione in difficoltà, con a bordo 11 immigrati nordafricani, è stata intercettata a 19 miglia a sud di Lampedusa. Secondo quanto riferito dalla Capitaneria di Porto di Palermo, anche in questo caso gli occupanti del barcone sono stati trasbordati su un pattugliatore della Marina che ha fatto rotta verso l’isola delle Pelagie, dov’è atteso nelle prossime ore.
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