Ue/ Solo due decisioni previste per vertice dei 27 a Bruxelles


Bruxelles, 16 dic. (Apcom)
– Inizia questo pomeriggio a
Bruxelles, attorno alle 17, un Consiglio europeo ‘a basso
rischio’, con un’agenda insolitamente limitata e pochissimo
margine per qualunque sorpresa, all’insegna della volontà di
mostrare un’unità di facciata dell’Ue di fronte alla crisi
finanziaria dell’Eurozona.

I capi di Stato e di governo dei Ventisette prenderanno solo due decisioni vere e proprie, come risulta chiaramente dalla lettera di convocazione del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Innanzitutto si accorderanno sull'”emendamento limitato” al Trattato Ue, necessario (secondo la Germania che l’ha preteso) per poter predisporre il futuro ‘Meccanismo europeo di stabilità’ (Esm), ovvero il sistema permanente di risoluzione delle crisi che sostituirà dal giugno 2013 l’attuale Fondo temporaneo di stabilizzazione dell’Eurozona (Efsf) da 440 miliardi di euro. La seconda decisione riguarderà invece la concessione al Montenegro dello status di paese candidato all’adesione.

Su entrambi i punti non vi sono praticamente controversie. Quanto ai dettagli del futuro Esm, il Consiglio europeo si limiterà a prendere atto delle conclusioni dell’ultimo eurogruppo, che hanno risolto i problemi aperti; in particolare per quanto riguarda la partecipazione degli investitori privati ai costi dell’eventuale ristrutturazione del debito pubblico dei paesi ‘salvati’ dal meccanismo di stabilità dell’Eurozona. Il coinvolgimento dei privati, si è stabilito, sarà deciso ‘caso per caso’, secondo la prassi dell’Fmi. Questi dettagli saranno approvati definitvamente entro marzo.

A cena, i leader dei Ventisette, insieme al presidente del Consiglio europeo Van Rompuy e a José Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue, discuteranno degli “sviluppi economici” delle ultime settimane (compresi, evidentemente, i movimenti e l’atteggiamento dei mercati) con il presidente della Banca centrale europea (Bce), Jean-Claude Trichet, che sarà presente anche alla sessione pomeridiana del vertice. In quest’occasione, più informale, potrebbero emergere posizioni dei singoli leader o essere poste domande a Trichet su argomenti non previsti dall’agenda, ed probabile anche che qualcuno chieda al premier Berlusconi di riferire sulla situazione del governo italiano dopo la sconfitta per pochi voti della mozione di sfiducia di martedì.

Loc

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