SAMARATE Il giallo della posta scomparsa risolto a nove anni di distanza dalle prime denunce: postino quarantenne residente a Samarate denunciato per sottrazione di corrispondenza. Ovviamente non lavora più come portalettere.
La storia è a suo modo affascinante: l’uomo era stato assunto a tempo determinato al centro smistamento postale di Gallarate nel 2001. E proprio in quell’anno erano arrivate le prime denunce. In particolare erano spariti diversi plichi indirizzati a gallaratesi. Gli stessi plichi sono stati ritrovati a casa del quarantenne;
buona parte di questi erano datati 2001. Non un furto con scopo di lucro, quindi, solo pochissima voglia di svolgere il lavoro per il quale l’ex postino veniva pagato. In sintesi, per alleggerirsi il giro di consegne, il quarantenne si limitava a non effettuarlo: ritirava missive e plichi e poi tornava a casa sua invece di consegnarle ai destinatari.
La pigrizia, per altro, gli ha impedito persino di disfarsi del corpo del reato: i carabinieri della compagnia di Busto hanno rintracciato la posta mai giunta a destinazione a casa dell’uomo.
Le indagini non sono mai state abbandonate; la recidività del postino ha giocato a favore degli inquirenti che, mese dopo mese, hanno vagliato i nomi di chi era in turno, in un determinato periodo, nelle zone dalle quali arrivavano le denunce di scomparsa. La rosa si è sfoltita sino a arrivare al portalettere samaratese che credeva di averla fatta franca: all’uomo, infatti, il contratto a tempo determinato non era più stato rinnovato.
Con il passare dei mesi il quarantenne pensava forse di essersi lasciato tutto alle spalle; ieri mattina i militari hanno bussato alla sua porta e rintracciato i plichi vecchi di anni facendo scattare la denuncia a piede libero. Paradossalmente se l’uomo si fosse liberato di pacchi e missive invece di tenersele in casa forse non si troverebbe in questa situazione.
e.romano
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