Pasqua e Pasquetta in tendopoli per gli sfollati d’Abruzzo


L’Aquila, 13 apr. (Apcom)
– Sarà sicuramente una Pasqua che rimarrà impressa nella mente degli abruzzesi, quella di ieri.
Pasqua nelle tendopoli; pranzo sui vassoi di plastica; niente abiti eleganti nè messe solenni. Eppure il sorriso tra gli sfollati dell’aquilano non è mancato. E nemmeno l’uovo di cioccolato. “Buona Pasqua, anche se sembra un paradosso”, ha ripetuto più volte il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Nelle tendopoli si è comunque dormito, mangiato e festeggiato. In molti campi è stata celebrata la messa. Come quella all’ospedale da campo, presieduta da un frate cappuccino, che ha espresso solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite dal terribile terremoto che ha piegato l’Abruzzo. O quella nel campo di piazza Sandro Pertini, presieduta da monsignor Mariano Crociata, segretario della Cei, che a nome dei vescovi italiani ha voluto dare un segno di vicinanza alla popolazione. “La chiesa italiana è qui presente”, ha detto il prelato.

La giornata è trascorsa in una ‘normalità’ che sta piano piano diventando ‘quotidianità’. La notte con un po’ di freddo; la sveglia resa ancora più facile dall’acqua freddissima con cui gli sfollati si stanno lavando da alcuni giorni; le file per il pranzo e il pomeriggio tra passeggiate e per i più fortunati anche la televisione. I medici della clown-terapia hanno continuato il loro servizio di assistenza per i numerosi bambini sfollati.

Intanto la terra continua a tremare. La giornata di ieri ha fatto registrare nuove scosse. E oggi le condizioni meteo potrebbero peggiorare, aggravando ulteriormente la situazione.

121933 apr 09

Cep

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