Bruxelles, 20 apr. (TMNews) – Mohammed al-Senussi, il principe ereditario della Libia in esilio, ha promesso di “fare di tutto” per favorire la creazione di uno stato democratico, dicendosi pronto a servire la popolazione libica. Ha inoltre sollecitato un ritorno almeno transitorio alla monarchia costituzionale.
“Spetta al popolo libico decidere se vuole impegnarsi sulla via di una monarchia costituzionale o di una repubblica”, ha dichiarato durante un’audizione al parlamento europeo a Bruxelles. La costituzione libica del 1951 modificata nel 1963 – che stabiliva una monarchia costituzionale e designava come re lo zio di el Senussi, Mohammed Idris Al Mahdi el Senussi, e i suoi eredi – “potrebbe, modernizzata in modo adeguato, rappresentare la base di una nuova Libia”, ha ritenuto.
Anche se non è stata in vigore da 42 anni, “non c’è una base più solida della costituzione disponibile per la transizione politica in Libia, tanto più che non è probabile che un’altra possa essere decisa a breve termine”, ha aggiunto, “Il mio ruolo è chiaro. Che il popolo voglia o meno una monarchia costituzionale, farò tutto il possibile per aiutare la creazione di uno stato democratico per i libici, fondato su un parlamento rappresentativo scelto durante elezioni libere ed eque”.
Per quanto riguarda il Consiglio nazionale di transizione, l’organo della rivolta, Al Senussi ha ritenuto di avere “buoni rapporti con lui” e di sostenerlo come “qualunque gruppo o organizzazione che lavora nell’interesse del popolo”. Ma “non è che transitorio”, ha ritenuto il principe ereditario.
Alla caduta di Muammar Gheddafi, il Cnt dovrà “inevitabilmente” lasciare Bengasi per raggiungere Tripoli e dovrà “cedere il posto a un nuovo consiglio di rappresentanti di tutta la Libia, per permettere lo svolgimento di un referendum per scegliere la forma di governo desiderata” da parte del popolo.
Fco
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