Grande fratello porta a porta Il comune affitta telecamere

SAMARATE (ri.s.) «Adotta una telecamera». È in questo modo che l’amministrazione comunale intende agire sul fronte della videosorveglianza, chiedendo cioè la collaborazione dei privati cittadini.
«Vogliamo chiedere ai samaratesi di mettere a disposizione il muro della propria abitazione per installare una telecamera», spiega il sindaco Leonardo Tarantino. Ad acquistare l’apparecchio ci penserebbe l’amministrazione, che poi l’affiderebbe in comodato d’uso gratuito agli interessati. A questi ultimi verrebbe solo chiesto di farsi carico del costo dell’energia elettrica. «Saranno

dieci euro all’anno», l’ipotesi del primo cittadino. Convinto che valga la pena di spendere una cifra del genere per avere un impianto che videosorvegli la propria casa. «Pensiamo di fare in modo che i cittadini possano accedere alle immagini registrare dalla telecamera posizionata sulla loro abitazione». Mentre l’amministrazione comunale, ovviamente, avrebbe accesso a tutti gli impianti. Nella convinzione che «oltre alla propria privata, gli occhi elettronici inquadreranno anche venti metri di strada».
Insomma, l’obiettivo è quello di una diffusione capillare degli impianti, una rete che si costruirà in fretta grazie al coinvolgimento dei cittadini. «Le persone alle quali ho illustrato il progetto si sono dette entusiaste, vogliono già una telecamera». Bisognerà però aspettare la fine di settembre quando, all’atto della verifica degli equilibri di bilancio, verrà definito lo stanziamento per finanziare questo progetto. Nel frattempo gli uffici comunali sono al lavoro per riuscire a superare uno scoglio normativo di non poco conto.
Ogni impianto di videosorveglianza deve infatti avere un responsabile della privacy, che garantisca il fatto che i filmati vengano periodicamente distrutti. E la scelta di coinvolgere direttamente i cittadini potrebbe creare difficoltà da questo punto di vista. Per questo, in municipio si sta studiando la norma, per verificare che tutto sia in regola per poi lanciare la campagna di ‘adozione’ delle telecamere.

s.bartolini

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