SARONNO L’ha attirata in una casa abbandonata con la scusa di offrirle un passaggio e, dopo averle strappato i vestiti, avrebbe cercato di violentarla. Sono stati attimi di terrore quelli vissuti da una donna di 33 anni, vittima nella notte fra martedì e mercoledì di un tentativo di stupro nella zona del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli sventato dall’intervento dei carabinieri della compagnia di Saronno. Per l’aggressore, un marocchino di 30 anni, irregolare e con alcuni precedenti, si sono aperte le porte del carcere di Busto Arsizio.
Dovrà rispondere dell’accusa di tentata violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate. La donna, emigrata alcuni anni fa in Italia dall’Ucraina, con regolare permesso di soggiorno, aveva una relazione con un amico dell’aggressore, anche lui marocchino. I tre si conoscevano da tempo, avevano trascorso la serata insieme ed erano usciti a cena in un locale di Saronno. All’improvviso l’amico si è sentito poco bene, ha deciso di rincasare e ha lasciato soli la giovane e il connazionale, già sotto effetto dell’alcol. Erano già le 4 del mattino quando l’uomo, dopo aver bevuto ancora, si è offerto di riaccompagnare a casa l’ucraina in auto, come forse aveva fatto altre volte, al termine di altre uscite in compagnia. Lei, fidandosi del conoscente, ha accettato.
Un gesto all’apparenza gentile, che però si è rivelato una trappola. Il marocchino infatti invece di dirigersi verso la casa della donna ha deviato improvvisamente dal percorso, parcheggiando davanti a una casa abbandonata. E all’improvviso ha mostrato il suo vero volto. Secondo le ricostruzioni avrebbe costretto la donna a scendere dalla vettura e a entrare nell’edificio, a volte utilizzato come rifugio dai senzatetto della zona. In un crescendo di violenza le avrebbe poi strappato i vestiti cercando di violentarla, e colpendola al volto con schiaffi e pugni per intimidirla. I suoi intenti sono stati però vanificati dalla resistenza della donna, che è riuscita a divincolarsi dalla stretta dell’aggressore e a fuggire all’esterno della casa.
Con il suo telefono cellulare ha chiamato i soccorsi e subito sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Saronno, che hanno immobilizzato l’uomo e lo hanno portato via in manette. La vittima del tentativo di violenza è stata accompagnata all’ospedale di Saronno, dove è stata visitata dal personale medico e dimessa con una prognosi di cinque giorni. Ha riportato lividi sul corpo e alcune lesioni al volto, provocate dalla violenza dell’aggressore. Sotto choc ha raccontato ai militari la dinamica dell’episodio, ricostruendo una serata iniziata con una cena fra amici e terminata nel peggiore dei modi.
f.tonghini
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