Tunisia/ Alta tensione nel paese, Ben Alì chiude le università

Tunisi, 10 gen. (TMNews) – Resta alta la tensione in Tunisia dove oggi sono ripresi gli scontri tra manifestanti a Kasserine
Thala e Regueb, cittadine del centro ovest del paese, teatro
dalla metà di dicembre di proteste violente contro la
disoccupazione, che hanno provocato finora almeno 14 morti,
stando al bilancio fornito dalle autorità tunisine. Fonti non
ufficiali, in particolare la radio indipendente Kalima, parlano
invece di oltre 50 morti.

Anche a Tunisi reparti della polizia antisommossa sono stati dispiegati nel centro della città per rafforzare la sicurezza in vista di nuove manifestazioni giovanili, mentre il governo ha annunciato la chiusura delle scuole e delle università del paese fino “a nuovo ordine”. Nel pomeriggio ha preso invece la parola il presidente tunisino, Zine El Abidine Ben Alì, per condannare in un messaggio televisivo le violenze, da lui definite “atti terroristici imperdonabili compiuti da delinquenti con il volto coperto”. Ben Alì ha anche promesso la creazione di 300.000 nuovi posti di lavoro entro la fine del 2012.(segue, fonte Afp)

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