Napoli, 12 nov. (Apcom) – Non esistono correlazioni tra le infiltrazioni di percolato nella falda acquifera e alcuni elementi a bassa tossicità rilevati nei pozzi spia nei pressi della discarica di Terzigno. E’ quanto sottolinea, in una nota, l’Arpac (Agenzia regionale campana per l’ambiente), facendo riferimento alle analisi condotte nei tre pozzi spia di Cava Sari e rese pubbliche ieri. Secondo l’Agenzia, la composizione chimica dei campioni analizzati non porta a ritenere che i superamenti riscontrati “siano correlabili a infiltrazioni di percolato in falda” aggiungendo che l’eventuale infiltrazione comporterebbe “il riscontro di quantità elevate di solfati e cloruri che, almeno nelle analisi fin qui condotte, rientrano tutte nei limiti”.
I risultati evidenziano “l’assenza di contaminazione delle acque di falda da tutti i microinquinanti organici e la presenza del superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione stabilite”. In particolare, nel pozzo 1 sono state rilevate alte concentrazioni di manganese e fluoruri; nel pozzo 2 di ferro, alluminio, manganese e nichel, oltre ai fluoruri, e nel pozzo 3 di ferro, manganese, nichel, zinco, boro e fluoruro. (segue)
Psc
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