Ma la Gioconda è un falso? GUARDA L’INTERVISTA

VARESE (m.tav.) Passato il 150esimo, inizia il 100esimo. E dall’unità d’Italia si passa alla Gioconda. L’osteria Cose di Altri Tempi di Bizzozero cambia scenografia e si prepara ad ospitare una mostra sulla Gioconda, proprio perché quest’anno ricorre il centenario del furto. La storia è quella della tradizione orale dei vecchi della Val Veddasca, che non hanno mai creduto che il vero autore del furto fosse Vincenzo Peruggia, che passò alla storia, ma i fratelli Vincenzo e Michele Lancillotti,

abitanti della valle, che secondo la ricostruzione dello storico Graziano Ballinari sono i veri autori del furto. Per celebrare il centenario della sparizione del quadro di Leonardo dal Louvre, avvenuta nel 1911, Ballinari allestirà a partire da oggi una mostra con una serie di quadri di Monna Lisa. Alcune di queste opere sono copie dell’originale che arrivano direttamente dalla Val Veddasca. Si tratta solo del primo passo verso un percorso, che da qui ai prossimi mesi, porterà Ballinari a svelare passo dopo passo le varie tappe della storia della Gioconda, rubata a Parigi e sicuramrente portata dagli autori del furto in Val Veddasca. Salvo poi ricomparire dopo due anni a Firenze, nelle mani di Peruggia. Che secondo la storia della gente sarebbe solo un prestanome, mentre i veri autori sarebbero appunto i fratelli Lancillotti. Ballinari sostiene fortemente questa tesi. E ne farà una mostra aperta nel suo locale, tra pannelli e vari documenti scritti.

e.marletta

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