Olgiate Olona Operai in nero e costretti a lavorare in condizioni di pericolo per la propria incolumità: scattano cinque denunce. È il risultato di un blitz portato a termine nei giorni scorsi dai carabinieri del comando provinciale di Varese, entrati in azione insieme agli ispettori del lavoro in forza alla direzione provinciale del lavoro di Varese e ai militari del nucleo carabinieri per la tutela del lavoro della medesima. Nel mirino delle forze dell’ordine sono finiti due cantieri edili a Olgiate Olona: due aree dove si stanno realizzando altrettante palazzine ad uso residenziale per un valore totale di appalto pari a circa 4 milioni di euro.
/>In particolare la denuncia è scattata nei confronti di due amministratori/legali rappresentanti delle ditte appaltatrici, un coordinatore della sicurezza e due soci amministratori. Le accuse mosse sono quelle di violazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e omissione colposa di cautela o difese contro disastri o infortuni sul lavoro. Ed oltre al provvedimento penale le aziende appaltatrici coinvolte dovranno pagare anche sanzioni amministrative per un totale di euro 63500. Le aree sottoposte a controllo sono ora in stato di sequestro preventivo per le accertate gravissime violazioni in materia di sicurezza (dalla mancanza di adeguato abbigliamento anti infortunistico per i dipendenti al mancato rispetto delle norme nell’area del cantiere), mentre per una delle ditte “pizzicate” nell’operazione è scattato anche il provvedimento di sospensione della attività imprenditoriale: si tratta dell’azienda scoperta ad impiegare manodopera in nero. L’operazione portata a termine dai carabinieri si inserisce nella più vasta attività mirata alla lotta all’immigrazione clandestina ed al lavoro nero rientrante nel «Progetto Sicurezza Varese» presentato il 2 dicembre 2008 in occasione della sigla dei «Patti per la Sicurezza».
f.artina
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