Sarah Scazzi/ Il Riesame decide oggi su scarcerazione Sabrina


Taranto, 13 nov. (Apcom)
– Si conosceranno nel primo pomeriggio
le sorti di Sabrina Misseri, in carcere dal 15 ottobre
con l’accusa di concorso in omicidio volontario e sequestro di
persona. Entro l’orario di chiusura delle cancellerie, le 13
circa, il tribunale del Riesame dovrà depositare la decisione
sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali della
ragazza. L’udienza svoltasi nel corso dell’intera giornata di
giovedì, tra varie sospensioni, ha messo in chiaro le posizioni di accusa e difesa. In circa tre ore di discussione ciascuno, la Procura della Repubblica di Taranto, rappresentata dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal pubblico ministero Mariano Buccoliero, e il collegio difensivo della Misseri, gli avvocati Vito Russo ed Emilia Velletri, hanno esposto le rispettive posizioni.

Diciannove le eccezioni sollevate dalla difesa per scagionare Sabrina Misseri: nell’elenco ci sono i tentativi della ventiduenne di depistare le indagini inviando un sms al cellulare della cugina Sarah Scazzi e di indicare false piste; la costruzione di un alibi; la convalida del fermo eseguita con notevole ritardo, da parte del gip Martino Rosati; l’uso delle dichiarazioni di Sabrina nel corso di precedenti interrogatori, ai quali la ragazza era stata sottoposta come persona informata sui fatti.

Uno dei documenti depositati, invece, dalla Procura è l’attesa relazione medico-legale del professore Luigi Strada, che indica una cintura, larga 2,6 centimetri, quale arma del delitto, ma solleva anche dubbi sul fatto che il contadino possa essere stato l’omicida. “In occasione della seconda visita medica – scrive Strada – abbiamo invitato Michele Misseri a ripetere le modalità con cui ha aggredito Sarah fornendogli un foulard arrotolato ‘a mò di fune'”, notando “una certa incertezza nelle azioni ed approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che propone il reperto anatomo-patologico”.

Fmc/Rcc

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