23 Apr 2011
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GORLA MINORE I genitori di Francesco Grillo, 40 anni, in stato vegetativo dal giorno di Pasqua di due anni fa, non hanno mai avuto dubbi sulla presenza dell’anima nel corpo di loro figlio, ma la conferma, arrivata direttamente dal Papa, ha rafforzato ancora di più il loro credo e la loro già solida fede. Ieri Benedetto XVI ha risposto in mondovisione tv alla domanda di Maria Teresa, la mamma del ragazzo malato di sclerosi multipla dal ’93
e dal 2009 in coma anossico. «Sua Santità, dov’è l’anima di nostro figlio?», è il quesito inoltrato via e-mail dalla donna di Busto a nome di tutte le famiglie che vivono la stessa situazione. Alle 14.10 il Pontefice è intervenuto all’interno della trasmissione “A sua Immagine” di Rosario Carello. Davanti allo schermo, nel salone del reparto riabilitativo per comatosi dell’ospedale Raimondi di Gorla Minore, dove Francesco è ricoverato da due anni, c’erano i parenti e gli amici che in tutti questi anni lo hanno sostenuto nella malattia. I suoi genitori non hanno mai smesso di accarezzare con l’affetto e la dedizione di sempre, il volto del figlio costretto in stato vegetativo sulla carrozzina: «Certamente l’anima è ancora presente nel corpo – ha detto il Papa che ha risposto a 7 domande da tutto il mondo – La situazione, forse, è come quella di una chitarra senza corde, sono spezzate e non si possono suonare. L’anima non può suonare, ma rimane presente».
Parole toccanti che hanno confortato e commosso una madre, scoppiata in lacrime, e un padre che dedicano la loro esistenza al figlio malato, ma vivo Nella sala è esploso un caloroso applauso insieme a tanti sorrisi di gioia. Sereno lo sguardo del padre, Graziano guidato dalla fede: «Il mio miracolo l’ho già avuto quando Francesco è sopravvissuto all’ultimo arresto cardiaco – ha commentato – Durante il discorso del Papa nostro figlio ha sempre tenuto spalancati gli occhi, sono convinto che il messaggio è arrivato anche a lui. Oggi porta la croce e io lo aiuto a sorreggerla».
il servizio e i commenti sul giornale di oggi
m.lualdi
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