ANGERA Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Angera per tre giovani truffatori, provenienti dal Lodigiano, che vendevano “porta a porta” presentandosi ai cittadini come volontari intenti a raccogliere fondi in favore di una comunità di Azzate. I falsi benefattori, già noti alle forze dell’ordine, sono stati smascherati dai carabinieri della stazione di Angera impegnati già da giorni sul territorio per arginare lo sgradevole fenomeno delle truffe a domicilio. Nei giorni scorsi i carabinieri erano venuti a conoscenza del fatto che un gruppo di ragazzi,
vendendo porta a porta articoli di uso quotidiano quali fazzoletti, accendini, block-notes, chiedeva delle offerte. Fasulle offerte di solidarietà che invece, stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri, i giovani si intascavano. Peraltro la comunità menzionata ha categoricamente escluso che suoi componenti svolgessero tale tipo di attività. I carabinieri hanno immediatamente denunciato a piede libero un trentenne di Lodi colto in flagranza mentre tentava di truffare una cittadina di Angera. La stessa tipologia di truffa era invece andata a segno a Sangiano lo scorso 4 gennaio. Il truffatore, che si trovava in compagnia di un paio di amici, è stato trovato in possesso della merce che veniva venduta a domicilio in cambio dell’offerta. A questo punto, dopo aver accertato la vicenda, i carabinieri hanno chiesto e ottenuto dal Questore di Varese per i tre giovani la misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Angera. In questo modo, nel caso in cui i truffatori dovessero tornare ad Angera rischierebbero l’arresto. I tre finti benefattori sono stati sanzionati anche dalla polizia locale di Angera che ha sequestrato la merce in loro possesso perché era stata esercitata un’attività commerciale su aree pubbliche senza autorizzazione.
b.melazzini
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