Finita angoscia per Asso 22, nave sequestrata rientra in Italia

Napoli, 24 apr. (TMNews) – Dopo oltre un mese di angoscia e preoccupazione è finito, nella tarda serata di venerdì, l’incubo del rimorchiatore ‘Asso 22’ sequestrato da uomini armati del colonnello Gheddafi nel porto di Tripoli lo scorso 19 marzo. Alle ore 23.09 del 22 aprile, la nave, di proprietà della ‘Augusta Offshore’, ha abbandonato il porto libico dirigendosi nelle acque internazionali. Dopo aver navigato per l’intera notte è stato preso in carico da una nave della coalizione i cui medici di bordo hanno visitato gli undici membri dell’equipaggio ‘rapiti’. Gli otto italiani, i due indiani e il cittadino ucraino stanno bene e potranno, così, fare finalmente rientro a casa.

Il rimorchiatore approderà nella tarda mattinata di oggi o al massimo nel pomeriggio in un porto siciliano non ancora individuato. Da qui, poi, i marittimi potranno fare ritorno nelle rispettive zone di provenienza. In questi oltre trenta giorni il personale dell’Asso 22 ha potuto, in più occasioni, essere in contatto sia con le proprie famiglie ma anche con la compagnia armatrice. I libici, secondo quanto ricostruito dal presidente dell’Augusta Offshore Mario Mattioli, hanno avuto sempre un comportamento “umano” permettendo anche i rifornimenti di cibo. Nonostante questo, però, la situazione era comunque delicata ed è servita tutta la diplomazia possibile per poter arrivare ad una conclusione felice della vicenda.

Psc/Lux

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