Lisbona, 24 nov. (Apcom) – Lo sciopero generale convocato per
oggi dai sindacati portoghesi promette di essere la
mobilitazione più massiccia dal 1974 – anno del ritorno alla
democrazia – ad oggi: funzionari pubblici e dipendenti privati
protesteranno insieme contro i tagli alla spesa decisi
dall’esecutivo del premier socialista José Socrates per fare
fronte alla grave crisi finanziaria del Paese.
Il Parlamento dovrebbe infatti adottare in via definitiva venerdì la legge finanziaria per il 2011, che – dopo lunghi negoziati fra i partiti, dato che il governo è di minoranza – si pone come obbiettivo una riduzione del rapporto deficit-Pil dall’attuale 7,3% al 4,6% alla fine del prossimo anno.
Il provvedimento prevede in particolare il congelamento dei
salari, un aumento della pressione fiscale e un taglio dei
servizi sociali, con l’effetto cumulativo di una forte
diminuzione del potere d’acquisto in un Paese in cui il salario
medio non supera gli 800 euro mensili.
Lo sciopero paralizzerà tutti i settori, in particolar modo i trasporti: la compagnia di bandiera Tap ha già previsto la cancellazione di 500 voli, mentre nel trasporto urbano di Lisbona non verranno garantiti i servizi minimi; gli ospedali funzioneranno invece come se si trattasse di una normale giornata festiva.
Mgi
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