Sarah Scazzi/Traballa l’alibi di Cosima.Tutto ruota attorno a lei


Taranto,25 nov. (Apcom)
– Cosa ha fatto Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e mamma di Sabrina, i due indagati principali per la scomparsa e la morte della giovane Sarah Scazzi, in quella tragica giornata del 26 agosto? Ma soprattutto cosa ha fatto dalle 8,30 alle 12,30? Nel suo alibi presunto c’è un buco di quattro ore: “sono andata a lavorare” e come tutti i giorni nei campi, dalle 6 circa fino alle 13 ha riferito la donna agli investigatori,

che però hanno altri riscontri. Il primo lo ha fornito proprio Michele Misseri, che ha riferito che la donna era ancora a casa quella mattina intorno alle 8.30, quando lui usci per andare a comprare l’olio per i trattori che serviva in campagna. Ma c’è di più, una vicina di casa afferma che l’auto di Cosima, una Opel Astra verdino, misteriosamente intorno alle 9 non era più parcheggiata vicino la villetta. Ma non solo, Anna Pisanò, la supertestimone, dice che quando lei andò da Sabrina la mamma non c’era. Insomma, tanti buchi difficili da colmare, che presentano molte sfaccettature ancora da limare. Anche perché resta la testimonianza del bancario che dice che la donna quella mattina, alle 12,18 in punto ha effettuato un versamento di quasi 4000 euro, sul conto corrente intestato a lei ed alla figlia Valentina.

Per questo cosa sia accaduto in quella mattinata resta ancora un mistero, che gli inquirenti devono cercare di colmare al più presto.

Intanto, l’inchiesta di Avetrana domani compirà 90 giorni dalla data in cui Sarah scomparve. In questo arco di tempo, oltre all’inchiesta principale sono state aperti altri quattro fascicoli penali, più uno all’ordine degli avvocati di Taranto per presunte violazioni al codice deontologico. Nella prossima settimana potrebbero esserci dei nuovi sopralluoghi, nuovi interrogatori e soprattutto potrebbero arrivare i risultati dei Ris di Roma, che potrebbero mettere fine al giallo di Avetrana.

FMC

© riproduzione riservata