E l’imprenditore gallaratese si ribellò alla ‘ndrangheta

GALLARATE Poche parole e l’incubo inizia: «Se il locale deve andare avanti, ci dobbiamo accordare». Le ha pronunciate Rosario Bonvissuto, muratore lonatese di 37 anni, arrestato nel corso dell’operazione Bad Boys perché accusato di far parte della locale Lonate-Legnano. Racconta un imprenditore residente in provincia di Varese che per tutto il 2001 fronteggiò il clan Filippelli tra minacce, botte ed estorsioni. «Quell’anno mi è costato 280mila euro», racconta. La vittima della ‘ndrangheta però reagisce.
l’articolo oggi sull’edizione de “La Provincia di Varese”

m.lualdi

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