SARONNO Una “banda del Rolex” in trasferta da Napoli tenta il colpo nella città degli amaretti ma uno dei due complici viene subito arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile. Si è conclusa così la rapina messa a segno, mercoledì 24 novembre, nell’area di sosta “La Rotonda” proprio davanti all’ingresso dell’autostrada.
Erano da poco passate le 16 quando due malviventi, a bordo di una potente moto, hanno deciso di entrare in azione. Innanzitutto hanno scelto accuratamente la loro vittima: un 82enne che indossava un vistoso Rolex, del valore approssimativo di 3 mila euro. Hanno atteso che uscisse dal bar e poi mentre l’anziano con la moglie si avvicinava alla macchina si sono affiancanti in sella alla propria moto indossando i caschi integrali che coprivano completamente il volto.
Il pensionato pensava che fossero a caccia d’informazioni ma in realtà, senza proferire parola, il passeggero ha subito sfilato l’orologio dal polso sinistro dell’ 82enne. Una manovra compiuta con estrema destrezza: l’uomo ha cercato di opporre resistenza con un brusco movimento della mano ma senza successo. Appena il rapinatore ha afferrato l’orologio il complice ha accelerato e l’anziano non ha potuto far altro che dare l’allarme iniziando ad gridare e cercando di seguirli. La disperazione dell’82enne non è passata inosservata: proprio in quel momento, infatti, transitavano da via Novara una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile e una della compagnia carabinieri di Milano Porta Magenta che sono prontamente intervenute.
I militari saronnesi hanno presto raggiunto la moto e i due malviventi hanno pensato di separarsi e darsi alla fuga a piedi. I carabinieri sono riusciti a fermare il conducente della moto, un 49enne originario di Napoli già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi mentre il complice è riuscito a scappare scavalcando alcune recinzioni e dileguandosi nei campi. I militari hanno posto sotto sequestro la moto, risultata di proprietà di una donna residente a Napoli, e hanno trasferito il 49enne prima alla caserma di via Manzoni, per il disbrigo delle pratiche burocratiche, e poi al carcere circondariale di Busto Arsizio. Dovrà rispondere dei reati di rapina aggravata e lesioni in concorso.
Già perché oltre allo spavento il pensionato, proprio nel tentativo di opporsi al rapinatore, ha riportato anche una distorsione al polso. L’uomo è stato accompagnato al pronto soccorso dove è stato medicato e giudicato guaribile in alcuni giorni. Nel frattempo proseguono le indagini dei carabinieri volte ad identificare il secondo rapinatore che è riuscito a dileguarsi con la refurtiva: i militari hanno raccolto la testimonianza della vittima e anche un paio di guanti che l’uomo ha lasciato cadere durante la fuga.
f.tonghini
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