Sopralluogo sulla Vergiate-Besozzo “Autovelox, multe solo sopra i 90”

VERGIATE Vergiate potrebbe dire addio all’autovelox tarato a 60 chilometri orari. E’ il dato più importante, atteso e clamoroso che emerge dalla relazione stilata dalla polizia stradale in seguito al sopralluogo tecnico, voluto dalla prefettura ed effettuato nei giorni scorsi lungo la Vergiate-Besozzo, i quindici chilometri di strada più contestati della provincia di Varese a causa dei numerosi autovelox disseminati lungo il tragitto. Della Vergiate-Besozzo si è tornato a parlare ieri mattina in prefettura. Si è

trattato dell’atteso incontro tecnico (una conferenza di servizio) al quale hanno preso parte gli amministratori locali interessati dal passaggio della statale 629, i carabinieri, la polizia stradale, l’Anas e  la prefettura stessa.
L’autovelox di Corgeno, attualmente tarato per multare chi supera i 60 chilometri orari, rimarrà al suo posto. Ma il limite di velocità potrebbe essere alzato ai 90 chilometri orari: un destino già capitato quest’autunno all’altro autovelox di Corgeno, ora impostato sui 90 orari dopo gli iniziali 60 e dopo mesi di polemiche.
Una bella notizia per i tanti automobilisti che ogni giorno percorrono la Vergiate-Besozzo. «Anche i limiti imposti dalla segnaletica – fanno sapere dalla Prefettura – dovranno essere rivisti con il conseguente adeguamento della segnaletica verticale. Quel che è certo è che anche quel limite va rivisto, la relazione della polizia stradale muove delle perplessità». Il momento in cui ciò avverrà non è stato ancora fissato, ma l’incontro di ieri ha stabilito che le parti coinvolte si ritroveranno tra 60 giorni per verificare lo stato dell’arte, il rispetto cioè delle indicazioni emerse dalla relazione della Stradale. «I lavori – ricorda la Prefettura – erano partiti il 2 novembre. E’ seguita nelle ultime ore una riunione per verificare la regolarità della segnaletica tra Vergiate e Besozzo. La Stradale ha prodotto una relazione suddivisa in tre punti». «Il primo punto – fanno sapere – è rivedere la segnaletica verticale: non sempre la distanza viene rispettata tra il luogo dov’è posizionato il cartello e la situazione di pericolo. Si tratta del cosiddetto spazio di avvistamento. Queste distanze in qualche caso non vengono osservate e quindi si dovrà intervenire. Sull’adeguamento della segnaletica i Comuni hanno dato la loro disponibilità a contribuire dal punto di vista economico». La relazione prevede altri due punti importanti: «Sugli autovelox – fanno sapere dalla Prefettura – c’è qualcosa da rivedere o per le caratteristiche del cartello o per la questione della distanza tra l’apparecchio e il cartello. Il terzo punto della relazione riguarda i semafori di Comabbio e Travedona per i quali la Stradale ha consigliato di trasformarli in semafori con chiamata o a sensori».

b.melazzini

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