COMABBIO Sulla Vergiate – Besozzo superare il limite di 90 chilometri all’ora ma restare sotto i 110 è un «errore scusabile», visto che la SS629 non è ancora stata classificata da Anas come strada secondaria superiore. È quanto ha stabilito il giudice di pace di Varese Luciano Soma in una recente sentenza in cui ha annullato due multe comminate dall’autovelox di Comabbio, accogliendo il ricorso di un imprenditore.
L’imprenditore in questione è Ennio Malaspina, amministratore di due aziende,
la Tecnoelettra e Tecnocalor di Brebbia, da alcuni anni autore di una vera e propria “crociata” contro i rilevatori di velocità sulla SS626. Ogni giorno muove una quindicina di mezzi sulla Vergiate-Besozzo e in tre anni ha totalizzato oltre trenta multe per eccesso di velocità: «Mai sopra i 110 all’ora, sempre per pochi chilometri in più dei 90 consentiti – dice Malaspina –. Praticamente, riceviamo una multa ogni 15 giorni, centinaia di euro ciascuna. È evidente che messi in quella posizione, in un rettilineo dove non ci sono situazioni di pericolo, quegli autovelox sono solo strumenti per fare cassa da parte del Comune». E così Malaspina ha presentato ricorsi in massa, quasi sempre non accolti.
L’udienza del 7 giugno scorso, però, è arrivata una sentenza favorevole. Il giudice di pace ha annullato due verbali emessi a marzo 2009 dalla Polizia Locale di Comabbio con l’autovelox sulla SS629: una multa per circolazione a 101 km all’ora (11 più del massimo consentita), l’altra a 98 km all’ora (fuori per 8). I legali di Malaspina – gli avvocati dello studio Iametti e Martignoni di Somma Lombardo – chiedevano l’annullamento dei verbali sostenendo che gli apparecchi non fossero omologati e «fosse stata violata la ratio del sistema di misurazione elettronico di velocità». Il Giudice di Pace invece ha accolto il ricorso perché «il tratto di strada in cui è stata rilevata l’infrazione – si legge nelle motivazioni della sentenza – induce il conducente che si trovi a transitare che si tratti di strada extraurbana principale, ove vige il limite di velocità pari a 110 km allora». Il giudice, riferendosi ad una nota dell’Anas, evidenzia infatti come la SS629 non sia stata ancora classificata come strada extraurbana secondaria, dove il limite è di 90 all’ora, anche se il Comune la ritiene «assimilabile». «Per tali motivi – conclude – questo giudicante ritiene che il conducente sia incorso in errore scusabile poiché non dipeso né da dolo né da colpa nel ritenere di percorrere una strada extraurbana principale con limite di velocità pari a 110 km all’ora».
Nel 2011 la sentenza potrebbe passare in giudicato. Un precedente che rischia di far fioccare i ricorsi di migliaia di automobilisti multati? In realtà non è l’unico ricorso accolto in questi anni. «Nel 2008 un altro giudice di pace aveva annullato un verbale allo stesso Malaspina per segnaletica insufficiente – osservano i suoi avvocati – ogni giudice di pace decide autonomamente, ma di certo è un risultato importante che produrremo in occasione di nuovi ricorsi. Un giudice che si troverà a decidere sullo stesso argomento non potrà non tenere conto».
b.melazzini
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