Bruxelles, 21 feb. (TMNews) – Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha risposto “non lo so” ai cronisti che gli chiedevano se, secondo lui, il colonnello Gheddafi abbia ancora un ruolo in Libia, durante la conferenza stampa alla fine del Consiglio esteri dell’Ue oggi a Bruxelles.
Durante le rivolte che stanno sconvolgendo il mondo arabo “l’Ue non ha mai detto chi se ne debba andare e chi debba restare al suo posto; non lo ha fatto né per il tunisino Ben Ali, né per l’egiziano Mubarak. L’Ue ha semplicemente ‘preso atto’ quando Mubarak se n’è andato”, ha osservato il ministro.
Ai libici, ha sottolineato Frattini, “noi abbiamo rivolto una richiesta molto precisa, ma non abbiamo ancora avuto risposta dalla Libia. La risposta verrà”.
Il ministro ha sottolineato come la dichiarazione finale del Consiglio Ue contenga, oltre alla “condanna della violenza senza se e senza ma” anche un appello “all’inizio di un dialogo nazionale di riconciliazione”, che sia “guidato dalla Libia stessa, e che sarà aperto, inclusivo e significativo”. Su questo punto, ha riferito Frattini, “il testo iniziale del Consiglio è stato migliorato”.
Secondo il ministro, bisogna “rispettare la ownership nazionale della riconciliazione. Non possiamo pensare che alla fine del processo vi sia una divisione in due del Paese”. Un Paese che, ha sottolineato il capo della diplomazia italiana, “è sulla soglia di una guerra civile”.
Loc/Sar
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