Maccagno, sorpresa sulla 394 Cantieri bloccati prima di partire

MACCAGNO C’è un ricorso al Tar, di traverso, sull’apertura del cantiere per l’allargamento e la messa in sicurezza della statale 394 del Verbano Orientale che collega Luino al valico di Zenna, passando per l’abitato di Maccagno. Così i cantieri, ad eccezioni di alcuni interventi preliminari, non sono ancora attivi. Chiusi, per ordine del tribunale amministrativo, prima di essere operativi. E i tempi si allungano. Disattendendo proclami e presentazioni. Come quelli pronunciati nel corso della consegna ufficiale degli interventi,

avvenuta lo scorso 24 marzo in comune a Luino. Allora, infatti, si era annunciato il via subito dopo le festività pasquali ma ora, di fatto, tutto è bloccato. E si spera che qualcosa possa muoversi almeno alla fine dell’estate.
Il motivo è presto chiarito. Contro l’appalto, assegnato al Consorzio Stabile Aedars S.c.a.r.l. con sede a Roma, è stato infatti presentato un ricorso al Tar di Roma da parte di una delle ditte uscite sconfitte dalla gara.
Il Tar di Roma, così, pur dichiarandosi incompetente territorialmente per valutare la situazione, ha egualmente ordinato la sospensiva all’avvio dei lavori in attesa che le carte e la situazione vengano analizzate dal Tar di Milano. Lo conferma anche il sindaco di Maccagno, Fabio Passera, che è costantemente in contatto con Anas e l’assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità, guidato da Raffaele Cattaneo, per monitorare il divenire della situazione. «Intorno alla metà di giugno – evidenzia Passera – Anas ha formalmente consegnato i lavori alla ditta vincitrice. E da lì il progetto si era subito messo in moto con tutti i rilievi necessari e le attività propedeutiche all’apertura dei cantieri. A metà luglio però è arrivato il ricorso al Tar che, pur dichiarandosi incompetente per territorio, ha disposto la sospensiva. Ora come ora siamo nel periodo di passaggio degli incartamenti anche se Anas ha presentato immediatamente ricorso al Consiglio di Stato per ottenere l’annullamento della sospensiva».
In attesa che il quadro si chiarisca, però, i lavori di ampliamento, attesi da anni da residenti e frontalieri, sono bloccati. Con conseguente allungamento dei tempi per un progetto fondamentale quanto impegnativo. I lavori, infatti, si svilupperanno attraverso cinque interventi distinti che potranno essere realizzanti anche in contemporanea: la realizzazione di un sottopasso ferroviario dal chilometro 41,5 al chilometro 41,650, l’allargamento del ponte sul torrente Giona, l’adeguamento in sede del tratto di statale compreso tra le frazioni di Colmegna e Maccagno, l’allargamento del passaggio nel centro abitato di Colmegna e un altro allargamento al chilometro 38,2 della statale. Il tutto senza la chiusura totale per tre mesi dell’arteria come inizialmente ipotizzato ma, attraverso l’applicazione di senso unico alternato. «Siamo nelle mani del Tar – commenta Passera – anche se dopo aver sentito Anas e l’assessore Cattaneo resto molto fiducioso su una soluzione rapida. Del resto si è risolta la problematica degli espropri così come quella della percorribilità durante i lavori. Sono ottimista». Anche perché in gioco ci sono la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’arteria. Un’incompiuta che vuole diventare, invece, una statale a tutti gli effetti.

b.melazzini

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